L’attività proposta prevede un percorso educativo-didattico rivolto agli alunni delle classi prima, seconda e terza Scuola Secondaria di 1° grado italiana. In termini di età il target è quindi costituito da studenti dagli 11 ai 13 anni di età.
Attraverso questa attività, gli studenti dovrebbero sviluppare la loro capacità di di…
- Trovare le motivazioni per regolare il proprio modo di comportarsi, tanto a scuola quanto nel proprio ambiente di vita, assumendo comportamenti corretti e responsabili nei confronti di sé e dell’ambiente, con un accento particolare rivolto alla città o paese in cui vivono.
- Riconoscere i nessi di causa-effetto delle proprie azioni rispetto all’ambiente circostante, competenza indispensabile per acquisire consapevolezza e sensibilità rispetto al tema della sostenibilità.
- Riconoscere situazioni di degrado ambientale della propria città e avvertirne l’esigenza di riqualificazione.
- Comprendere la necessità di assumere comportamenti di tutela e difesa dell’ambiente circostante.
- Fare proprio il concetto che i beni pubblici sono di tutti, anche loro, e devono quindi essere custoditi e trattati con rispetto.
- Cogliere l’importanza e la necessità della raccolta differenziata dei rifiuti.
- Sviluppare capacità conoscitive, di valutazione, di decisione e di iniziativa.
Materiali necessari: aula dotata di LIM, cancelleria di base (fogli di recupero con una facciata ancora utilizzabile, penne, matite, evidenziatori ecc); dispositivi digitali in grado di scattare fotografie, meglio se smartphone o tablet (possibilmente uno per studente).
Durata prevista: 2 ore (se necessario il gioco può venire abbreviato riducendo tempo dedicato alla fase di esposizione in classe).
Numero massimo di studenti per ogni gruppo: 4
FASE 1
- La prima fase avrà una durata di 5-10 minuti, e potrà quindi essere collocata in coda ad una lezione dedicata ad altro argomento. L’insegnante/facilitatore utilizzerà questo breve tempo per annunciare agli alunni, senza fornire troppe spiegazioni e alimentando solo la loro curiosità, che per la lezione successiva dovranno scattare alcune fotografie (con smartphone, tablet o macchina fotografica digitale) del luogo in cui solitamente trascorrono il tempo libero con gli amici (parco pubblico, area giochi attrezzata, campo sportivo all’aperto ecc.). Le fotografie – spiegherà l’insegnante/facilitatore – dovranno essere scattate con l’obiettivo di ritrarre non il “panorama”, come se si trattasse di cartoline, bensì i particolari dell’area interessata, come la pavimentazione, le eventuali recinzioni, cestini dei rifiuti, strutture sportive, giochi per bambini ecc. I dispositivi elettronici con le fotografie dovranno essere portati a scuola nella lezione successiva.
FASE 2
- Nella lezione successiva, interamente dedicata alla realizzazione dell’attività, l’insegnante/facilitatore acquisirà innanzitutto il maggior numero possibile di fotografie scattate dai ragazzi, attraverso l’ausilio del collegamento bluetooth, via e-mail, condivisione con il computer di classe o altro mezzo. I materiali fotografici così raccolti verranno proiettati sulla LIM in modo tale che ognuno possa vederli e commentare con la classe la sensazione di funzionalità e pulizia, oppure di sporcizia e trascuratezza, trasmessa dalle fotografie. L’insegnante/facilitatore condurrà il dibattito stimolando gli studenti a riflettere sull’importanza delle condizioni di buona manutenzione e pulizia degli spazi in cui trascorrono il tempo libero, sia in termini di soddisfacimento degli obiettivi di gioco o intrattenimento che di pericolosità di un ambiente sporco e degradato rispetto alla loro stessa salute: un luogo degradato non è solo pericoloso, ma attira ulteriore degrado e scoraggia la presenza di altri bambini/ragazzi e altre famiglie.
Questa parte di proiezione delle fotografie e discussione generale occuperà non più di 20 minuti.
- Gli alunni verranno quindi invitati a formare piccoli gruppi, che l’insegnante/facilitatore avrà cura di modellare in funzione dell’esigenza di evitare che studenti che frequentano il medesimo luogo di aggregazione giovanile risultino parte dello stesso gruppo. Verrà quindi privilegiata una logica il più possibile casuale, al fine di costringere i membri di un gruppo a riflettere come “osservatori esterni” sulla situazione di un dato luogo preso in esame da ogni compagno dello stesso gruppo.
Il compito che l’insegnante/facilitatore a questo punto assegnerà ai vari gruppi consiste: a) nell’analizzare nel dettaglio le fotografie dei luoghi ritratti da ogni membro; b) nell’annotare su un foglio qualunque i punti di debolezza che ne impediscono una fruizione piacevole e sicura; c) nel descrivere in modo sintetico gli interventi di pulizia/riqualificazione/manutenzione che a giudizio dei gruppi sarebbero necessari per rendere quegli spazi più gradevoli, puliti, sicuri, fruibili.
- Terminato il lavoro dei gruppi, i fogli con le segnalazioni ed i suggerimenti per migliorare la fruibilità dei luoghi di aggregazione analizzati verranno fotocopiati (o fotografati dagli studenti con i loro apparecchi), di modo che una copia rimanga in possesso dei rispettivi gruppi e l’altra venga consegnata all’insegnante/facilitatore. Quest’ultimo provvederà a sistematizzarli attraverso semplici presentazioni al computer (potranno essere utilizzati supporti quali Power Point, Prezi, Mentimeter oppure anche una semplice scansione dei fogli prodotti dai gruppi, purché sufficientemente chiari e leggibili).
FASE 3
Presentazione alla classe da parte dei gruppi (analisi critica, vedi oltre).
- L’insegnante/facilitatore parteciperà per qualche minuto all’attività di ogni gruppo, fornendo qualche spunto sia per il metodo di lavoro che per la scelta degli interventi di pulizia/manutenzione da proporre per rendere gli spazi di aggregazione presi in esame più fruibili. Per quanto possibile, l’insegnante/facilitatore cercherà quindi di indirizzare le scelte degli studenti verso interventi di portata limitata, che non comportino rilevanti investimenti o modifiche dell’assetto urbanistico delle città/paesi.
- Qualora uno o più studenti segnalassero di non poter disporre di strumenti digitali per fotografare i luoghi in cui abitualmente si trovano con gli amici, l’insegnante/facilitatore proporrà di aggregarsi ad altri compagni che ne siano in possesso e che, se possibile, frequentino i medesimi luoghi. Per lo svolgimento dell’attività è infatti sufficiente che almeno una parte della classe possa fare reportage fotografici su cui ragionare all’interno dei gruppi.
A turno, ogni gruppo esporrà alla classe le proprie riflessioni critiche sul luogo preso in esame e illustrerà le proposte migliorative formulate. L’insegnante/facilitatore condurrà il dibattito e permetterà agli altri gruppi di fare osservazioni costruttive, in grado di rendere le proposte ancora più credibili e spendibili.
Le idee migliori, così valutate ad insindacabile giudizio dell’insegnante/facilitatore, verranno veicolate all’esterno attraverso i canali di comunicazione dell’Istituto Comprensivo e del progetto 21C - SDG, con l’obiettivo di farle arrivare sui tavoli delle Amministrazioni locali in grado di intervenire nel modo più opportuno.
L’attività, se condotta in modo efficace e con la partecipazione convinta della classe, è in grado di generare ricadute positive non solo sulla crescita complessiva delle competenze trasversali degli studenti, ma anche sul ruolo della scuola nel tessuto sociale della città, stimolando l’adozione di interventi migliorativi che andrebbero a vantaggio della collettività.
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